Dio di illusioni by Donna Tartt
My rating: 4 of 5 stars
Una storia che nonostante il fattaccio al nocciolo del plot non eccede mai in morbosità, non andando oltre la sfumatura noir, con uno stile dall' inconfondibile female touch nel disegno dei personaggi. La Tartt mette al centro la passione per il mondo Classico di un gruppo elitario di studenti sotto la guida del carismatico (ma flemmatico) professor Julian Morrow, una enclave nel classico college americano di feste e sballi assortiti. Nella cerchia dei sette giovani grecisti vi è anche il narratore Richard, proveniente da una famiglia non benestante della solare e volgare California; sarà lui a guidare il lettore nel vortice inesorabile che porta i ragazzi verso l'omicidio (non c'è spoiler, viene svelato sin dall'inizio dal narratore) e l' autodistruzione. Romanzo fiume che non si inghiotte in un sol boccone, una storia che viene forse dilatata al massimo quando il suo impasto starebbe in una mano; tuttavia la narratrice sa come accompagnare i suoi lettori nei meandri delle relazioni interpersonali, tenendosi sempre abilmente ai margini delle tinte forti e prediligendo il peso dell'impatto psicologico. Libro che potrà deludere tanto i giallisti quanto gli amanti del noir, in quanto accarezza i generi tenendosi però sempre a distanza di sicurezza, mentre potrà conquistare gli amanti degli intrecci sotterranei, in cui l'intelligenza sottilmente calcolatrice deve fare i conti con la banalità imprevedibile del caso.
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